Sono qua che penso al titolo di oggi, mi viene spontaneo in mente questo: TUTTI ABBIAMO DA SCHIATTARE MA STAMANE NON ERA IL MIO TURNO.

Al ritrovo di partenza, puntuali come al solito, mi giro intorno e come ormai di consuetudine non vedo nessuno, anche oggi è un discorso tra il vice e il presidente: il giro previsto è a dir poco temibile anche per il più allenato tra i ciclisti, le salite di giornata sono 10, corte ma toste.
Si parte, si chiacchiera dell’andamento della settimana trascorsa per scaldare la gamba e poi via verso Vivaro, Arba, Tesis, Orgnese e qui si comincia a fare sul serio salitella breve per rompere il fiato e si arriva a Cavasso, la prima vera rampa di giornata si sale a località Grilli (seconda salita), Paolo subito allunga il tiro e io penso “Non corrergli dietro, oggi devo portare a casa la pelle” e salgo regolare. Durante la salita un simpatico signore mi rincuora dicendomi “Ehi quel lì davant al gà el motorin elettrico”. Io rido di buon gusto e scollino, veloce discesa fino in paese per poi risalire il Grilli dalla parte più dura (terza salita, da provare per credere), sento già le gambe che urlano pietà, pendenze sopra il 20%, discesa breve fino in piazza e su di nuovo località Dreon e Runcis (quarta salita), discesa e poi senza rifiatare (non c’è tempo) si sale a Petrucco (quinta salita) direzione Fanna; si sale alla cava di Fanna (sesta salita), arranco e penso “Non ce la farò mai!!”. Discesa veloce, direzione Piazza Maniago, si sale al castello (settima salita), il versante quello duro!
Poi Montereale, su uno strappo perdo contatto, le energie cominciamo a scarseggiare, poi su al Motel Spia (ottava salita) allungando un po’ fino al ponte: “Cacchio, altrimenti troppo facile”, qui incontriamo Cigolot e si unisce a noi in discesa verso Malnisio per affrontare lo strappo durissimo di Cao Malnisio vicino alla centrale (nona salita), 500 metri terrificanti; arrivo in cima a pelo seguito a ruota dall’amico Cigolot. Si scende direzione Giais e Marsure, qui perdiamo nuovamente contatto dal presidente e per rientrare dobbiamo fare un ulteriore sforzo sbuffando e arrancando, a Marsure Cigolot molla e ci saluta. Noi saliamo alla chiesetta degli alpini (decima salita) e qui comincio seriamente a pensare di mollare anch’io (acido lattico e crampi) ma poi penso e stringo i denti “Devo farcela altrimenti come ci arrivo al prossimo fine settimana con il sorriso stampato sulle labbra!”. Arrivo in cima, mi alimento, dietro front, Paolo mi aspetta in fondo alla discesa e mi dice che mancherebbe l’ultima salita al santuario della Madonna Del Monte (undicesima salita), breve sguardo d’intesa: “Si fa si fa!!”. In salita il presidente ha ancora una gamba brillante tale da superare d’impeto due mtb con motore elettrico, io dietro rallento, devo solo arrivare in cima ed è fatta ragazzi!! Foto di rito e rientro a casa. Della serie over 50 e non sentirli!
Complimenti a tutti e due vice e presidente e come dico sempre io: “Sicuramente da ripetere” ma questa volta vi aspettiamo numerosi al via.
Alla fine 10 salite + 1, questi i dati rilevati da Paolo: km 91,2 alla media di 25,8 km/h con un dislivello totale di 1.750 metri e con un tempo di 3h 31 minuti, migliorando con una buona gamba il personale di ben 8 minuti. 
Buoni giri a tutti e scusate se ho scritto qualche cazzata!!

Testo di Roland De Nadai